I semafori adattivi si dividono principalmente in due categorie, attuati e semi-attuati, in funzione di alcune caratteristiche.
Semafori semi-attuati
- Si utilizzano solo per i rami secondari (dove i flussi sono minori)
- Si ha un piano semaforico di riferimento
- La successione delle fasi è libera
Semafori attuati
- Si utilizzano per tutti i rami dell’intersezione (intersezioni con flussi veicolari variabili)
- Non si ha un piano semaforico di riferimento
- La successione delle fasi è prefissata
I semafori adattivi, indipendentemente da una di queste due categorie, sono regolati in base ai dati di flusso rilevati in sito. Questi possono essere il Volume di traffico, la Densità, le traiettorie veicolari, ecc.
Attuazione a volume
Si basa sul gap temporale tra due veicoli che si avvicinano all’intersezione. Per ogni approccio, trascorso il rosso, il sistema garantisce un tempo di verde minimo (intervallo iniziale), necessario per smaltire tutti i veicoli eventualmente presenti tra il rilevatore e la linea di arresto. Trascorso l’intervallo iniziale I.I., il sistema ammette un tempo massimo in cui il semaforo può essere a verde senza che arrivino nuovi veicoli (intervallo veicolare I.V.). Durante il verde ogni volta che un veicolo (triangolo verde) arriva prima che si esaurisca l’intervallo veicolare I.V., dà inizio ad un nuovo intervallo veicolare, prolungando così la fase di verde, fino ad un tempo massimo impostato. Il semaforo passa a rosso (giallo-rosso) quando:
- è trascorso un intervallo veicolare senza che sia arrivato alcun veicolo
(fonte immagine : A. Cappelli, “Le intersezioni Stradali: Controllo e Capacità”, Cap. 10, 2000)
- malgrado continuino ad arrivare nuovi veicoli, è stato raggiunto il valore massimo ammissibile per il verde
(fonte immagine : A. Cappelli, “Le intersezioni Stradali: Controllo e Capacità”, Cap. 10, 2000)
Attuazione a volume/densità
Il criterio di funzionamento è simile all’attuazione a volume ma con alcune differenze:
- un intervallo iniziale variabile in funzione del numero di veicoli effettivamente presenti tra rilevatore e linea di arresto;
- un intervallo veicolare variabile che viene ridotto con una legge decrescente fissata dal progettista.
Ovvero con il passare del tempo la corrente in arrivo dovrà giungere con intervalli sempre più piccoli se vuole il verde. L’idea è quella di concedere prolungamenti più elevati all’inizio, quando la coda si muove più lentamente, e ridurli mano a mano che, in teoria, la coda si dirada.
(fonte immagine : A. Cappelli, “Le intersezioni Stradali: Controllo e Capacità”, Cap. 10, 2000)
Attuazione a densità
Il criterio di funzionamento è simile a quelli visti precedentemente, infatti l’intervallo iniziale è determinato in maniera identica al controllo a volume-densità, la variazione dell’intervallo veicolare, invece, dipende dai seguenti fattori:
- il tempo trascorso dalla prima attuazione (come nell’attuazione volume-densità);
- il numero di veicoli in attesa sulle altre fasi;
- la densità del traffico in moto, cioè non è consentito il prolungamento del verde se un plotone sparso segue un plotone compatto.
Attuazione a traiettorie
Esistono poi dei nuovi semafori regolati dalle informazioni provenienti dalle traiettorie veicolari rilevati attraverso i sensori GNSS presenti a bordo veicoli (come ad esempio gli smartphone). Questi semafori vengono attuati attraverso una percentuale di circa il 10% di veicoli abbonati al sistema, che si garantiscono la priorità di verde rispetto gli altri utenti della strada.
Software correlati all’articolo
- Attualmente Tritone integra tutte queste tipologie di semafori adattivi e può essere scaricato da questo sito o dal Microsoft Windows Store.
